Nel corso dei secoli ci sono sempre state tantissime obiezioni contro la Cristianità. Quest’ultime si sono ripetute nel tempo racchiudendo sempre le solite idee e filosofie. Il Cristianesimo, così come la religione in genere, è stato spesso accusato di essere la “stampella” dei deboli, di coloro che sono fragili emotivamente e socialmente hanno bisogno di Dio e dei suoi precetti.
Gli atei hanno sempre dichiarato che una persona “vera” non ha bisogno di Dio per vivere anzi, che l’esistenza di Dio è semplicemente una proiezione umana.
Il concetto di “stampella sociale” è riportato massicciamente dai moderni “intellettuali”come Marx, Nietzsche and Freud, che definiscono l’invenzione di Dio come un conforto per tutti quelli che hanno paura della vita e del mondo.
Karl Marx (1818-1883) descriveva Dio come una semplice proiezione umana nonostante riconoscesse nella religione un importante fattore socio-politico. Marx coniò la famosa frase. “la religione è l’oppio dei popoli”. Karl descriveva la religione come una droga che allevia il dolore del popolo. Essa risolleva le persone misere dandole speranza in un futuro migliore. Egli pensava che attraverso il comunismo sarebbe svanita la religione perché cambiando la situazione socio-economica, le persone non avrebbero avuto più bisogno di aspettare a vita migliore.
Friedrich Nietzsche (1844-1900) famoso per aver annunciato la “morte” di Dio, credeva che Dio sarebbe scomparso dalla vita moderna e che quindi il genere umano avesse dovuto imparare a convivere con questa “nuova” realtà. Nietzsche supponeva che l’uomo moderno aveva ucciso Dio e conseguentemente ogni morale. La morte di Dio avrebbe creato un mondo diverso dove ogni scelta è solamente basata sul desiderio umano.
Nietzsche, seguace di Darwin, odiava il Cristianesimo perché bloccava il processo naturale dove il forte vince sul debole.
Sigmund Freud (1856-1939), il padre della psicoanalisi, argomentava che la religione è solo un’illusione. Egli credeva che l’origine di Dio fosse stata causata dalla paura dell’uomo verso la forza della natura. L’illusione veniva descritta come una neurosi infantile dove la religione, ingannando le persone, imponeva il credere in un Dio falso.
La Risposta Cristiana:
Come possiamo rispondere a certe accuse?
E’ il nostro credere in Dio solamente un’illusione o una stampella sociale?
Sicuramente ci vorrebbe troppo tempo per rispondere dettagliatamente a ogni argomentazione, ma alcune risposte fondamentali possiamo darle.
Prima di tutto, possiamo sicuramente dire che la religione è spesso una stampella sociale per alcuni credenti. Alcune persone usano la loro fede come un appoggio e non come uno stile di vita. Nonostante questo non possiamo bollare ogni credente, anzi, spesso la religione e il Cristianesimo in particolare non è sola una “fede” ma una nuova natura e cultura che trasforma l’essere umano.
Il fatto poi che molti “usino” il Cristianesimo come stampella non influisce sul fatto che Dio esista o no, o se il Cristianesimo è vero o falso. Di certo, non possiamo negare che anche i non-credenti usano delle stampelle sociali come droga, sesso, alcool, mondi fantastici (soap opera, video giochi, fiction, TV), politica, lavoro ecc.
La domanda da farsi davvero è: la tua stampella ti reggerà nel tempo? I Cristiani credono che molte delle cose su cui ci appoggiamo non siano e non saranno fedeli nel tempo, infatti, Gesù è venuto a sradicare queste false stampelle per porre un fondamento stabile alle nostre vite.
Seconda cosa, la stampella per chi è storpio è utile per continuare a vivere. Se una persona non può camminare, allora una stampella lo rende capace di muoversi.
La Bibbia presenta l’uomo in una situazione malata, tutti siamo “spiritualmente storpi”. Siamo stati tutti danneggiati dal peccato e tutti abbiamo bisogno di aiuto, un aiuto che va di là di noi stessi. Se non fosse stato per Dio saremmo tutti completamente storpi e immobili. Gesù è venuto non solo per darci aiuto ma per guarire completamente la nostra malattia.
Terza cosa, solo perché molti si rifugiano nella religione, non significa che Dio è qualcosa di costruito. Così come molti confidano nei soldi non significa che essi non esistano.
Quarta cosa, la motivazione del credere è qualcosa di diverso dalla verità di una credenza. Non importa il perché alcune persone sono religiose, dobbiamo sempre chiederci se una certa religione è vera o falsa.
Quinto, nessuno può dichiarare che Dio non esista, nessuno può avere tale conoscenza per analizzare ogni singola evidenza che vada a provare la non-esistenza di Dio.
Per concludere la domanda ultima è se il Cristianesimo sia psicologia o storia. Gesù è esistito? Cosa ha insegnato? Cosa ha fatto? E’ risuscitato dalla morte? Queste sono delle domande che ogni onesto ricercatore della verità deve farsi.
Ogni persona può avere tante ragioni per credere in qualcosa, e lo stesso discorso può essere capovolto per l’ateismo come un’illusione.
Come Alister McGrath scrive:
“Se il credere in Dio è solo una risposta al bisogno umano di sicurezza, può benissimo essere che l’ateismo è solo una risposta al bisogno umano di autonomia”.
Dio ci benedica.