“Non più. Adesso basta. Ho smesso.” Suona familiare?
Se dovessi rileggere i miei diari, sono sicuro che troverei quel tipo di frase tantissime volte.
Per anni, il mio proposito per il nuovo anno è stato “smettere di guardare pornografia”. Per anni ho fallito.
Mi svegliavo il lunedì con grande determinazione. La stessa determinazione che fa iscrivere le persone in palestra o corsi universitari.
“Da ora in poi… basta”.
Indovina un po’… per me non ha funzionato. Questo vale per tutto: liberarsi dal porno o altre dipendenze, mettersi in forma, studiare, imparare una lingua ecc.
Vuoi liberarti da una dipendenza? Benissimo. Buon obiettivo. Lo sostengo pienamente, ma lascia che ti incoraggi sul fatto che non è così facile.
Tony, è questo sarebbe l’incoraggiamento? Continua a leggere… non abbiamo ancora finito 🙂
Perché la gestione delle aspettative è vitale. Molto è stato detto e studiato sulle abitudini umane. Un tema comune però è che queste cose richiedono tempo.
Certamente la dipendenza è qualcosa di più forte di un’abitudine ma, gli stessi processi possono aiutarti nel tuo viaggio verso la libertà. Lo scopo è “riprogrammare” il cervello. Il che significa che possiamo affrontare la dipendenza simile a come affronteremmo un’abitudine che vogliamo cambiare.
Ciò che è importante capire è che non si tratta della dipendenza per sé. Il cambiamento deve avvenire in profondità.
Pensa al comune obiettivo di “mettersi in forma” (cosa con cui faccio molto fatica). Cosa significa esattamente? Potresti avere un obiettivo finale, ma la strada verso quel fine non è sempre in discesa. Questi obiettivi comportano cambiamenti nello stile di vita. Potrebbe essere necessario alzarsi prima per andare a correre o smettere di mangiare al McDonald’s nel weekend.
L’obiettivo principale dipende da tante piccole scelte.
La stessa identica cosa è vera quando si parla di dipendenze.
Commettiamo un errore quando non riusciamo a vedere come la dipendenza e gli schemi che conducono ad essa si intrecciano in tutta la nostra vita.
Quindi, se vuoi liberarti di una dipendenza, ci sono alcune altre cose che dovresti lasciare andare.
VERGOGNA
Quando si tratta di liberarsi dalla dipendenza, la prima cosa da affrontare è la vergogna. Finché operi sotto il peso schiacciante della vergogna, non puoi camminare in libertà. I due non possono coesistere.
Quindi la prima cosa che potresti fare è dare un calcio a quella voce di condanna che dice che sei sporca, inutile, indegna di amore, non abbastanza ecc. Sostituisci la vergogna con parole di incoraggiamento.
RELAZIONI
Una domanda semplice ma con difficili implicazioni: ci sono relazioni che ti portano alla dipendenza?
Potrebbe esserci una relazione tossica nella tua vita che funge da catalizzatore per la tua dipendenza. Hai un “amico/a” che ti spinge con il suo fare o dire? O forse hai un amico o un familiare che ti sminuisce costantemente e ti rivolgi alla dipendenza per anestetizzarti? Questo è ciò che chiamo un “trigger” (innesco).
Se una persona nella tua vita sta innescando la tua dipendenza, potresti dover lasciare andare quella relazione. Se è una relazione che vuoi davvero mantenere (tipo un matrimonio), allora dovresti lottare per riformare quella relazione. Cerca l’aiuto di un terapeuta o di un consulente professionale. Qualunque cosa sia, se una relazione sta spingendo la tua dipendenza, deve essere rimossa o deve cambiare.
SOCIAL MEDIA
Quante ore “sprechi” sui social media? Scrollare e scrollare continuamente contenuti ci rende “cerebralmente morti”. Questo comportamento crea quel vuoto interiore che poi vogliamo riempire con la sostanza tossica. Scegli di tagliare determinati sprechi per investire in routine più sane come lettura, sport, arte, buona compagnia, chiesa ecc.
IL DESIDERIO DI PERFEZIONE ISTANTANEA
Mentre ti sforzi di liberarti, c’è una cosa che voglio che tu capisca, questo richiederà tempo. Le persone mi inviano costantemente messaggi chiedendo i “passi” per liberarsi, e vorrei che fosse così facile.
In alcuni aspetti della mia vita (tipo il lavoro) sono una perfezionista impaziente. Fisso obiettivi personali elevati e mi sforzo di raggiungerli ogni giorno. A volte sono così irraggiungibili che poi mi trovo buttato sul divano a contemplare amaramente i miei fallimenti.
Sono il solo?
Nella maggior parte della vita, mi piace il processo ma a volte non ho pazienza (specialmente per cose personali). Non sempre riesco a godermi il processo di crescita. Mi piace essere libero; Non mi piace però il processo di libertà.
È imbarazzante e scomodo. È come essere in uno stato di pubertà perpetua.
Quindi, quando sceglievo i nuovi progetti, mi aspettavo di realizzarle tutti in un mese o poco più.
Ma non è così che funziona.
Facciamo l’errore di credere che in due o tre settimane possiamo facilmente smantellare comportamenti e abitudini stabilite da anni. Ma non è così che funziona l’autocontrollo. L’autocontrollo è qualcosa che deve essere sviluppato e lo sviluppo richiede tempo.
CONCEDITI DEL TEMPO
Stai riprogrammando il tuo cervello. Stai essenzialmente disimparando qualcosa.
Non è una scusa per fallire; è un motivo per non arrendersi. Festeggia i tuoi progressi e vai avanti. Mi ci sono voluti anni per capirlo. Ho provato a smettere con la pornografia (la mia dipendenza) così tante volte.
Sii paziente con il processo di libertà sapendo che c’è molto da fare. Ci sono ferite che stanno guarendo. Ci sono modelli di pensiero tossico che vengono demoliti. Ci sono relazioni che si stanno rimodellando. Stai crescendo e diventando più forte.
Ti lascio con un verso della Bibbia che mi ha spesso incoraggiato:
“… spogliandoci di ogni peso superfluo e del peccato che così facilmente e abilmente ci avvince, corriamo con perseveranza e perseveranza attiva la corsa che ci è proposta…” Ebrei 12:1b (Traduzione AMP)
Dio ci benedica,
Antonio Morra