Il Covid-19 (coronavirus) è ormai sulla bocca di tutti. Non si legge di altro sui social, giornali e riviste. Ieri, 10 Marzo 2020, l’OMS ha dichiarato 113.672 casi e oltre 4.000 morti nel mondo.

Le nazioni più colpite: Cina, Italia, Sud Korea, Iran e Francia. Ogni giorno nel mondo si ammalano più di 3.000 persone.

Tutto questo sta creando tanto panico e ansia nelle persone. Tutte le certezze stanno crollando sotto un nemico invisibile agli occhi umani.
Questo virus ci fa paura perché è sconosciuto. Immaginate che l’influenza uccide ogni anno nel mondo da 300.000 alle 650.000 persone ma è qualcosa che ormai siamo abituati a combattere. 

Leggevo le dichiarazioni del Dr. Otto Yan, esperto di malattie infettive, il quale affermava che questo virus ha scaturito una psicosi in molti perché è un nemico oscuro. 

La paura dell’ignoto. La paura di quello che accadrà nei prossimi giorni. La paura per i nostri figli. La paura di cambiare drasticamente la nostra vita e abitudini. La paura di perdere i nostri cari ecc.

In questi giorni di isolamento in casa leggevo insieme a mia moglie il passaggio di Gesù in Matteo 24:6-7

Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che [tutto] questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi;

Gesù stava avvertendo i suoi discepoli di non turbarsi. Certe cose devono accadere prima della venuta del Signore. 

Luca 21:26 aggiunge: Gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello che starà per accadere al mondo, poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.

Chi non conosce Gesù verrà sopraffatto dalla paura. Tutto sarà scosso. Il terreno sabbioso su cui hanno costruito crollerà. Diversamente sarà per chi ha costruito sulla roccia eterna. Noi abbiamo ricevuto una salda speranza.

Tante cose ancora dovranno accadere prima del ritorno di Gesù. Non sappiamo se la Sua seconda venuta sarà o no nella nostra generazione, ma una cosa è certa, ogni giorno che passa siamo più vicini. 

Se l’apostolo Paolo e tanti altri hanno vissuto con l’urgenza di tali accadimenti, quanto più noi dopo 2000+ anni?

Mentre la società è impaurita che la voce della chiesa possa essere chiara ed efficace. Questo non significa fare cose sciocche e sconclusionate, ma rispettosi delle ordinanze dimostriamo quanto Cristo sia reale per noi anche in momenti dove tutto sembra surreale.

Marco 13:32-37 ci consiglia 3 cose durante questi tempi:

1. State in guardia;
2. Vegliate;
3. Pregate.

Che possiamo usare questo momento di isolamento generale per stare più in intimità con Gesù nella preghiera, digiuno e lettura della Parola di Dio. 

Usiamo questi momenti per telefonare e inviare messaggi ai nostri cari e amici. Parliamogli della nostra speranza e fiducia. 

L’amore perfetto caccia via la paura.

Dio ci benedica.
#iorestoacasaconGesù