Il COVID-19 (Coronavirus) è una delle tante patologie che, negli ultimi decenni, hanno creato panico e morti in tutto il mondo. Ricordiamo ebola, sars ecc.
La semplicità dei viaggi nazionali e internazionali ci ha portati ad una difficile gestione delle malattie con facile contagio. Una persona (il caso zero) può spandere il virus a livello mondiale prima che qualsiasi sintomo sia percepito.
Bisogna anche aggiungere che difficilmente si arriva a trovare vaccini efficaci data la natura “sempre in cambiamento” di alcuni di questi virus.
Detto questo, non voglio sicuramente creare allarmismo ma come diceva un mio amico pastore, bisogna avere una “fede responsabile”. Non sono un medico ma volevo considerare alcune cose alla luce delle Bibbia.
Ho letto in questi giorni tante “sciocchezze” sui social network (permettetemi il termine). Cristiani presi dalla psicosi e altri invece che, non curanti del senso civico, dichiarano assurdità tipo: “i Cristiani non possono ammalarsi del virus”, “prendere cauzioni significa non avere fede”, “abbracciamoci e salutiamoci normalmente perché Dio è il nostro scudo”, “bisogna temere il peccato e non il Coronavirus” ecc.
IL DECRETO GOVERNATIVO
Il governo Italiano, il 4 marzo 2020, ha dato delle regole precise di comportamento e credo che come Cristiani siamo chiamati a rispettare il decreto in ogni forma possibile. Questo decreto non è un attacco alla nostra fede (perché riguarda tutti e non solo le comunità religiose Cristiane), ma una forma di protezione.
Importante chiarire che sono fermamente consapevole che è Dio il mio scudo, la mia vera protezione e il mio guaritore… ma questo non mi spinge ad avere dei comportamenti irresponsabili. Come Cristiano, ritengo necessario essere una buona testimonianza di umanità e senso civico.
La verità è che Cristiani in tutto il mondo si sono ammalati e sono morti per questa o altre situazioni. Questi Cristiani non sono di “serie B” come ha detto qualcuno oppure “non credono abbastanza” o “non hanno abbastanza fede”. La verità è che non siamo immuni a certe cose nonostante sappiamo che l’ultima parola sulla nostra vita la scandisce il nostro Signore. Cose tristi accadano a tanti Cristiani ogni giorno nel mondo, non abbiamo sempre una spiegazione del perché ma crediamo che Dio è buono sempre e che tutto coopera al bene.
Ieri infatti leggevo che in Francia e in Germania proprio in alcune comunità evangeliche, durante una conferenza, molti sono stati contagiati e che uno dei pastori più influenti d’America, Craig Groeschel (Life Church – una delle più grandi nel mondo), è in quarantena dopo un viaggio in Germania.
La Bibbia è uno dei primi libri “antichi” che dedica capitoli interi all’igiene personale e pubblica insieme alla gestione di malattie contagiose.
Quello che state per leggere risale a più di 3500 anni fa quando non si conoscevano ancora i batteri, germi e virus.
REGOLE NEL LEVITICO
Quello che leggiamo in Levitico 15 è molto simile alle “moderne” tecniche di prevenzione. Quando una persona era infetta (nel caso di Levitico di gonorrea) doveva considerarsi “impuro” e quindi evitare contatti con altre persone. Tutti quelli che erano in alcun modo in contatto con “il caso zero” dovevano lavarsi e lavare anche gli oggetti come letti, vestiti ecc.
In Levitico 13 e 14 leggiamo anche della lebbra e della “quarantena”. Il sacerdote procedeva alla diagnosi e poteva “isolare” una persona per un tot di giorni.
La persona affetta doveva vivere per un periodo di tempo in isolamento e doveva coprire la bocca e avvertire gli altri della sua condizione (Levitico 13:45-46).
Questi indicazioni che Dio aveva dato a Mosè servivano principalmente per evitare lo “spargimento” di tante malattie presenti già al tempo. L’isolamento è ancora una pratica necessaria usata in tante ospedali dove ci sono malattie infettive.
Mosè non aveva cognizione di quello che adesso noi riusciamo a vedere con un microscopio, ma Dio sì.
Dio poteva guarire tutto il suo popolo? Certamente! … ed a volte lo ha fatto ma ha comunque dato delle indicazioni precise per evitare il contagio.
CONCLUSIONE
Ci sarebbe ancora tanto da dire ma concludo dicendo che come Cristiani dobbiamo essere responsabili e civili mentre poniamo completamente la nostra fiducia in Dio. Lui è superiore ad ogni virus e malattia.
Isaia 53:5
Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.
Il peccato è il “virus” più potente al mondo e solo in Cristo abbiamo la vera “guarigione” ma questo non significa che non dobbiamo stare attenti ai nostri comportamenti ed essere responsabili quando parliamo di altri “virus” meno potenti.
Certamente nel regno di Dio non esiste paura e se Dio ti dice di fare una cosa la fai anche se razionalmente tutto sembra andare contro… ma la questione è: “sei sicuro che è Dio che te l’ha detto?”.
Dio ci benedica.
Antono Morra