Stai seguendo le olimpiadi di Tokyo?
Olimpiadi sicuramente inusuali, zero pubblico ma molta pressione.
Simone Biles è arrivata alle olimpiadi sapendo che tutto il mondo si aspettava un suo grande trionfo.
Simone aveva vinto tutto nella scorsa edizione… il suo era il “golden standard”. DOVEVA ri-vincere tutto.
E invece si è ritirata dai giochi olimpici dopo alcune prestazioni deludenti (secondo gli standard a cui ci aveva abituati).
Alberto Pellai commentando sull’accaduto scrive: “la mente può costruire trappole dentro di noi che ci tengono in ostaggio”.
Simone stessa ha detto più volte: “ci sono demoni nella testa che fanno un gioco sporco”.
Simone ha affrontato quello che tutti noi affrontiamo quando ci troviamo di fronte alle sfide della vita: “ansia da prestazione” (e non parlo solo di quella sessuale).
ANSIA DA PRESTAZIONE
Pellai scrive: “Si tratta di uno stato di tensione, funzionale ad affrontare l’ostacolo con maggiore concentrazione ed energia. È come quando l’arciere deve scoccare la sua freccia. È fondamentale che la corda del suo arco raggiunga lo stato di tensione perfetto per far sì che il lancio avvenga nel migliore dei modi. Direzionata bene, l’ansia da prestazione ci aiuta a convogliare tutte le nostre energie e ci permette di far centro. Ma a volte diventa troppa ed esonda, travolgendo tutto. E lì, allora cominciano i problemi. Le persone che affogano dentro l’ansia da prestazione, non arrivando agli obiettivi che si sono prefissi, spesso ammettono di sentire su di sé aspettative così alte da temere che la loro prova non sarà mai in grado di soddisfarle. Perciò si bloccano”.
La ritirata di Biles può sembrare una grande sconfitta ma forse è una grande lezione di vita per tutti noi.
Biles ha avuto coraggio… sì coraggio. Ammettere i propri limiti, saper prendere una pausa per poi ricominciare.
Scrollarci dalle spalle il peso può aiutarci a ripartire più leggeri e spediti.
CONSIGLI DALLA BIBBIA
La Bibbia ci da un forte consiglio. L’apostolo Paolo scrivendo a Filippesi 4:6 dice: Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento.
Se coinvolgiamo Dio con preghiera, supplica e ringraziamento, l’ansia sparirà. La nostra fiducia in Lui ci porterà a vivere ogni situazione con gioia e sorriso.
La pace di Dio tranquillizza i nostri pensieri e le nostre emozioni turbate.
L’altro verso che volevo citare è Romani 12:3 Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno.
Porsi delle sfide è importante, rompere i propri limiti è necessario per “maturare” ma non dobbiamo mai dimenticare di avere un concetto sobrio di noi stessi.
CONCLUSIONE
L’equilibrio tra essere e fare è necessario nel nostro cammino.
Concludo con una citazione di Biles che mi ha fatto molto riflettere:
“Ricordati di divertirti. Quando sorrido e mi diverto, do il meglio”.
Facciamo lo stesso?
Dio ci benedica,
Antonio Morra